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In Italia non tutti gli sport ricevono la stessa rilevanza, e questo è fortemente dovuto all’attenzione che i media tradizionali hanno sempre incanalato verso determinate discipline. Possiamo però dire che ad oggi qualcosa sta cambiando grazie anche al supporto dei social media, che con alla loro capacità di condividere tutto e subito, riescono a raggiungere un grande pubblico.
Il mondo Gravel ne è un esempio. Si tratta di una particolare variante del ciclismo da strada, con ruote leggermente più sottoli adatte a terreni ghiaiosi e non battuti come l’asfalto.
Nasce in America a livello mondiale, ma possiamo affermare con grande orgoglio che nasce in Toscana, a livello italiano.
Testimone di questo nuovo sport che sta spopolando sempre di più tra gli appassionati di ciclismo, è Andrea Leonardi, ex calciatore professionista del Siena, che da poco più di cinque anni ha deciso di lanciarsi nel mondo bike e fondare poi l’associazione Gravel Bike Siena.
Il gravel non è per noi uno sport, il gravel è per noi una filosofia.
Già da queste sue prime parole si percepisce la passione per quello che fa, una passione condivisa da molti.
Ma come nasce Gravel Bike Siena?
Andrea ha risposto con estrema sincerità: Nasce dalla voglia di andare in bici. Dopo aver abbandonato il calcio non avevo alcuna voglia di competizioni e così ho riscoperto un nuovo me grazie alla bicicletta. Il gravel mi ha invogliato a scoprire il territorio e la mia missione è proprio quella di esplorare la nostra terra in bici.
Dal punto di vista tecnico, la Toscana è il posto perfetto per andare in gravel bike, poiché è ricca di strade secondarie, le così dette strade bianche, dove è la natura che comanda. Andrea però ci tiene a puntualizzare una cosa: bisogna entrare nell’ottica che fare gravel non vuol dire scegliere la bicicletta giusta e quindi dare importanza al solo punto di vista tecnico; tutti possono fare gravel, anche con una mountain bike, l’importante è lo spirito con cui si andrà a pedalare, ovvero dare importanza al territorio e all’ambiente, metterci cuore e cervello oltre che le gambe.
Per quanto riguarda l’aspetto ambientale infatti, Gravel Bike Siena ha portato avanti iniziative importanti sul tema della salute del nostro pianeta, organizzando uscite di gruppo per raccogliere i rifiuti lungo le strade.
Non mi limito alla mera attività sportiva, ma cerco di usare il cervello. Per me la bicicletta è il mezzo, attraverso il quale realizzare qualcosa di nuovo, compiere azioni che possano avere una certa importanza, come nel caso dell’attenzione all’ambiente o alla promozione del territorio.
L’associazione Gravel Bike Siena infatti, sin dalla sua istituzione nel 2018, ha sempre organizzato eventi o uscite di gruppo con lo scopo di promuovere il territorio circostante, quindi Siena e i suoi dintorni.
Proprio quest’anno doveva tenersi la seconda edizione dell’evento Gravel Castel di Monteriggioni, annullata a causa della pandemia. Speriamo di riuscire ad organizzare l’evento nel 2021, così da percorrere insieme a tutti i partecipanti zone conosciute ma soprattutto sconosciute della nostra Toscana.
Parlando degli eventi Andrea ci ha raccontato di questa estate. Appena ha potuto è salito in sella e ha portato con sé la sua community di appassionati in modo virtuale, grazie ai social.
I social sono uno strumento potentissimo ma anche un’arma a doppio taglio, bisogna utilizzarli in modo intelligente per poter trasmettere veramente qualcosa di interessante a chi è dall’altra parte. Mi hanno aiutato tanto però a farmi conoscere ma soprattutto a far conoscere la mia filosofia, ovvero, di sfruttare lo sport gravel per qualcosa di più grande.
All’inizio della nostra chiacchierata, Andrea ci ha confidato che spesso il ciclismo è uno sport molto individualistico e si fa fatica a condividere la pedalata insieme a qualcun altro. Dalla sua passione per questo sport e dalla riuscita di Gravel Bike Siena, possiamo dire a gran voce che un po’ questa battaglia Andrea l’ha vinta, superando quel muro di individualismo che contraddistingue questo sport, e riuscendo a trasmettere a tutti la sua filosofia e la sua passione, sia per il gravel che per la sua terra.
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